Mal di schiena cronico, trattamento osteopatico e diaframma

diaframma

Quando un paziente con mal di schiena cronico si rivolge ad un osteopata per un trattamento osteopatico, dobbiamo tenere a mente che spesso ha già provato diverse strade con trattamenti che, prevalentemente, hanno approcciato la colonna lombare per risolvere il mal di schiena, ma con scarsi risultati.

Infatti, una delle domande che vengono spesso rivolte agli osteopati è per quale motivo si valutino distretti corporei che apparentemente possono sembrare lontani dall’area anatomica oggetto di sintomatologia e dolore.

Sebbene l’anatomia non lasci spazio ad interpretazioni e spieghi molto bene i collegamenti e le influenze reciproche dei “diversi distretti corporei”, occorre fare chiarezza sull’utilità di trattare o meno il diaframma toracico in caso di lombalgia. Un recente studio ci aiuta a comprendere i motivi per i quali il diaframma dovrebbe sempre essere valutato (ed eventualmente, trattato) in caso di mal di schiena cronico.

Il trattamento manipolativo osteopatico (OMT) che include tecniche specifiche per il diaframma migliora il dolore e la disabilità nel mal di schiena cronico non specifico: uno studio randomizzato

L’obiettivo dello studio è stato quello di analizzare gli effetti di un trattamento manipolativo osteopatico (OMT), che includesse un intervento sul diaframma rispetto allo stesso OMT con un intervento “fittizio” sul diaframma nel mal di schiena cronico non specifico (NS-CLBP), mediante una prova controllata randomizzata di un gruppo parallelo.

Partecipanti: (N=66) (18-60y) con una diagnosi di NS-CLBP della durata di almeno 3 mesi, randomizzati per ricevere un protocollo OMT che include tecniche specifiche sul diaframma (n=33) o lo stesso protocollo OMT con un intervento fittizio sul diaframma (n=33), condotto in 5 sedute effettuare durante 4 settimane.

I risultati principali misurati sono stati il dolore (valutato con il questionario sul dolore McGill in forma breve [SF-MPQ] e la scala analogica visiva [VAS]) e la disabilità (valutato con il questionario Roland-Morris [RMQ] e l’indice di disabilità Oswestry [ODI]). Tutte le misurazioni sono state valutate all’inizio, alla settimana 4 e alla settimana 12.

Risultati

Nel gruppo sperimentale è stata osservata una riduzione statisticamente significativa rispetto al gruppo fittizio in tutte le variabili valutate alla settimana 4 e alla settimana 12 (SF-MPQ [differenza media -6,2; intervallo di confidenza del 95%, da -8,6 a -3,8]; VAS [differenza media -2,7; intervallo di confidenza del 95%, da -3,6 a -1,8]; RMQ [differenza media -3,8; intervallo di confidenza del 95%, da -5,4 a -2,2]; ODI [differenza media -10,6; intervallo di confidenza del 95%, da -14,9 a 6,3]). Inoltre, i miglioramenti nel dolore e nella disabilità erano clinicamente rilevanti.

Conclusioni

Il trattamento osteopatico (OMT) che include tecniche sul diaframma produce miglioramenti significativi e clinicamente rilevanti nel dolore e nella disabilità nei pazienti con lombalgia cronica non specifica (NS-CLBP) rispetto allo stesso protocollo OMT utilizzando tecniche “fittizie” sul diaframma toracico.

Bibliografia:

Mireia Martí-Salvador, Laura Hidalgo-Moreno, Julio Doménech-Fernández, Juan Francisco Lisón, Maria Dolores Arguisuelas “Osteopathic Manipulative Treatment Including Specific Diaphragm Techniques Improves Pain and Disability in Chronic Nonspecific Low Back Pain: A Randomized Trial” Arch Phys Med Rehabil. 2018 Sep;99(9):1720-1729. doi: 10.1016/j.apmr.2018.04.022. Epub 2018 May 19.

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Dott. GIACOMOMAMBERTO

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