Il mal di schiena può provocare ulteriore stress, ma l’osteopatia offre un approccio efficace per gestirlo. Attraverso tecniche di manipolazione muscolare, tessutale e articolare, l’osteopata può alleviare il dolore e la tensione nei muscoli della schiena. L’approccio osteopatico al mal di schiena si articola in tre fasi:

1. Profilassi posturale: l’osteopata valuta i tessuti mediante la palpazione e l’analisi posturale per identificare eventuali posizioni scorrette che possono causare il dolore;
2. Riduzione dei sintomi tramite manipolazione: utilizzando tecniche manuali, l’osteopata agisce sui tessuti e sugli organi, sia nella zona dolorante che in altre parti del corpo, per alleviare i sintomi;
3. Mantenimento dei risultati: mentre le prime due fasi sono responsabilità dell’osteopata, il paziente è incaricato di seguire i consigli dati dall’osteopata per mantenere i progressi ottenuti nel tempo.

L’obiettivo del trattamento è promuovere il benessere e ridurre la dipendenza da farmaci antinfiammatori, specialmente in casi di mal di schiena cronico. L’osteopata esaminerà anche se altri distretti del corpo sono coinvolti nella disfunzione. Il numero di sedute necessarie varia da persona a persona, ma di solito si consigliano 5-6 sessioni, distribuite nel tempo per consentire all’organismo di adattarsi alle manipolazioni e di ristabilire l’equilibrio. Le tecniche manipolatorie dell’osteopata mirano a individuare e trattare la causa del disturbo, ripristinando l’equilibrio e l’efficienza della colonna vertebrale e delle sue componenti scheletriche, muscolari e nervose.